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Notiziario del Gruppo Missioni

Notiziario nº 01/2019 Adozioni a Distanza (relazione incontro annuale)

Carpenedo, 03 gennaio 2019

Carissimi, vi riporto la testimonianza di uno sponsor presente a una delle due riunioni di fine anno.

25 ANNI ….E NON LI DIMOSTRA!

Sì, si, sono trascorsi già 25 anni da quando il Gruppo Missioni della Parrocchia di Carpenedo ha cominciato ad operare per portare aiuti e solidarietà ai bambini del così detto terzo mondo, iniziando un percorso virtuoso di adozioni a distanza di bimbi che vivono nella miseria, spesso senza genitori e che sono bisognosi di tutto: di cibo, di vestiario, di istruzione, di luoghi dove poter ripararsi, … e che hanno bisogno anche di tanto affetto e di vicinanza morale.

L’entusiasmo di questi Volontari ha contagiato e continua a contagiare molti benefattori (cd. Sponsor) che rispondono alla loro chiamata adottando uno o più bambini con l’impegno di stare loro vicino sostenendo la spesa per i loro studi e per la loro formazione.

Venerdì sera e sabato pomeriggio sono stati programmati due incontri in cui i Volontari del Gruppo Missioni hanno inteso relazionare gli sponsor sul cammino fatto in questi primi 25 anni di attività.

Mia moglie ed io abbiamo partecipato all’incontro di sabato; la sala era piena, attenta nell’ascolto, concentrata su quanto ci veniva riferito.

Prima Gianni, il punto di riferimento e motore di questa lodevole iniziativa, poi tutti gli altri volontari si sono susseguiti ad illustrare le principali tappe di questo percorso; sullo schermo sono scorsi numeri, immagini, testimonianze di ciò che è stato fatto, ringraziamenti e auguri da parte di ex bimbi che grazie al sostegno ricevuto hanno potuto realizzare i loro sogni e sono diventati uomini importanti (alcuni sono diventati sacerdoti! altri si sono laureati) che poi si sono messi anche al servizio della loro comunità e del loro Paese.

Sì, perché tutti i bimbi sognano cosa voler fare da grandi, ma molti di loro non hanno neppure la certezza di poter sopravvivere alla fame e all’indigenza.

Non voglio qui elencare le molte cose realizzate grazie al lavoro di questi Volontari e alle risorse messe a disposizione dai molti sponsor: numero di adozioni, scuole, dispensari, abitazioni, progetti in corso nei vari paesi ove operano; sono notizie facilmente reperibili altrove (facebook, sito internet, notiziari,..).

Voglio solo soffermarmi su un aspetto: il fatto che questi volontari, spesso accompagnati anche da alcuni sponsor, si recano periodicamente anche a trovare questi bimbi per dimostrare loro affetto e vicinanza e lo fanno a proprie spese, senza intaccare le risorse che gli sponsor destinano al sostentamento dei ragazzi.

Questi bimbi ci chiamano “mamma e papà” e ci hanno spiegato il vero motivo: perché, dicono, solo mamma e papà ti danno tutto senza chiederti nulla in cambio!

Questi bimbi hanno bisogno di sentirci vicini, ma sappiamo che ciò non è sempre possibile e Paola che recentemente è stata da loro in India, ha confessato con grande rammarico di aver detto una bugia ad un bimbo che le chiedeva di tornare.

“Mamma, vieni ancora a trovarmi?” “Si, certo” è stata la risposta di Paola.

Ora Paola, come molti di noi, conosce bene i motivi personali che le impediranno di rifare un viaggio così lungo, ma certamente continuerà ad aiutare questi bimbi da qui, così come stanno facendo e faranno i molti sponsor come noi, dedicando parte dei loro risparmi a queste iniziative e mettendo in moto un meccanismo virtuoso di risonanza tale da coinvolgere altri amici e conoscenti.

A mio avviso in questo caso specifico non è opportuno che la destra non sappia cosa fa la sinistra, di queste lodevoli iniziative dobbiamo parlarne a tutti e con tutti.

Le adozioni a distanza sono un seme di crescita per tutti: per i bimbi che ricevono un sostentamento e costruiscono un futuro più sicuro per loro e per il loro paese, ma anche per noi, per la nostra stessa umanità e per uscire almeno in parte dal nostro cieco egoismo. No, non si può rimanere insensibili alla silenziosa richiesta di aiuto di questi tanti bimbi che nel mondo muoiono di fame.

Mia moglie ed io non siamo più giovani e abbiamo avuto la fortuna di aver potuto adottare nel tempo parecchi bambini; con due di loro siamo ancora in stretto contatto. La prima è diventata un bravo avvocato, si è sposata e ha due figli, è cristiana, continua ad aiutare la sua gente e con questo impegno si è candidata alle elezioni politiche del suo paese. La seconda, dopo gli studi, ha trovato lavoro, ha chiesto a noi il permesso per sposarsi, si è sposata e ci ha voluti al suo matrimonio, ora aiuta i bimbi di una scuola e segue una bimba disabile.

Tutti i bimbi adottati ci chiamano mamma e papà perché, i genitori sono coloro che danno senza chiedere nulla in cambio…. Questa verità è parziale… noi abbiamo ricevuto da questi bimbi molto di più di quanto abbiamo dato.

Missioni di Carpenedo un grande GRAZIE per la generosità, l’impegno con cui esercitano questa lodevole “missione”, iniziata nel 1993, e che prosegue nel tempo con immutata dedizione, grande entusiasmo e con il coinvolgimento di un numero di persone sempre più ampio.

Mestre, 16.12.2018

AB

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