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Il collegio
"Holy Rosary Orphanage" a Satyavolu

La mia parrocchia è quella di VADDIGUDEM dove ho sostituito p. Paschali. Per motivi di salute e di trasporto, il Vescovo di Eluru Mons. Jayarao e i suoi consiglieri mi hanno chiesto di rimanere a Satyavolu. e il villaggio di VADDIGUDEM fa parte dell'attuale Parrocchia di Satyavolu, dove abito ora e dove c'è solo una scuola superiore per tutti e dieci i villaggi vicini al nostro orfanotrofio

CONDIZIONE DI VITA DELLA POPOLAZIONE CHE GRAVITA SULLA PARROCCHIA DI SATYAVOLU.

Condizioni geografiche:

La parrocchia del S.Rosario è una parrocchia sulla costa, si trova nel villaggio di di Satyavolu e dista 49 Km dal Golfo del Bengala. E’ al confine tra il distretto del West Godawari e il Distretto di Krishna. E’ una parrocchia limitrofa a quella di Vijayawada. Fa parte della regione di Pedapadu. Essa comprende anche la precedente parrocchia di Vaddigudem, dove ha operato padre Pascali, uno dei primi sacerdoti con cui ha collaborato il Gruppo Missioni Terzo Mondo, che è stato sostituito dall’attuale parroco padre Nitta Thambiah. La parrocchia è vicinissima al mare del Bengala per cui ci sono spesso venti molto forti e piogge temporalesche. La popolazione è colpita da venti improvvisi e forti, da piogge e inondazioni. Il terreno è paludoso ed è difficile spostarsi da un luogo all’altro quando piove.

Condizioni economiche:

La principale occupazione in questo villaggio è la pesca, per cui la maggior parte degli uomini sono pescatori. Sono lavoratori giornalieri nei vivai di persone ricche. Essi vanno a caricare o a scaricare i mangimi per i pesci, alimentano i pesci e puliscono i vivai ricevendo una paga giornaliera.

La seconda occupazione è quella di un lavoro stagionale nelle risaie. La paga giornaliera consente loro di acquistare solo il pane per tutti i giorni. Ci sono due stagioni nell’anno: la stagione in cui si lavora e la stagione morta. Durante la stagione morta la popolazione soffre la fame. Per la sussistenza la popolazione di solito dipende dalle persone ricche, prende in prestito denaro dai proprietari dei vivai con alti interessi. Per i genitori è, perciò, impossibile saldare i debiti e contemporaneamente mantenere i figli agli studi. Allora essi portano con sé i figli al lavoro giornaliero nei vivai. Nel villaggio c’è, pertanto, un alto tasso di abbandono scolastico e di lavoro minorile.

Le donne vanno a lavorare in piccole fabbriche nelle città vicine, quali, ad esempio, Hanuman Junction ed Eluru, dove svolgono anche lavori notturni. Sono costrette ad abbandonare casa e figli, dovendo spesso far fronte a problemi di natura sociale e di salute.

Salute e medicine.

Non esistono trasporti pubblici dal villaggio verso le città vicine. La gente, a proprio rischio e pericolo, per prendere i mezzi pubblici deve fare lunghi percorsi a piedi. Nel villaggio non ci sono strutture mediche. Per avere assistenza medica bisogna andare nella città di Eluru che dista 30 Km. Talvolta, a causa della gravità della malattia, il paziente muore lungo il tragitto. Quando si ammala il capofamiglia, che è l’unico che procura il pane, viene compromessa anche l’istruzione dei bambini. Infatti i genitori chiedono di sospendere gli studi per alcuni mesi, venendo così meno anche l’interesse per lo studio.

Alfabetizzazione:

L’alfabetizzazione in quest’area è di circa il 40%. Solo la generazione futura e i bambini stanno andando a scuola, mentre i più anziani sono analfabeti. In questo villaggio non c’è una scuola superiore e i bambini vanno a scuola in bicicletta con forte rischio per la loro incolumità. Alcuni bambini vanno a piedi e raggiungono la piccola città vicina di Pedapadu, dove c’è una scuola superiore. La maggior parte delle ragazze, e anche alcuni ragazzi, interrompono gli studi al termine della scuola elementare. I genitori hanno paura, e nemmeno sono molto interessati, di mandare lontano le ragazze per frequentare la scuola superiore. Poiché questi sono i villaggi più lontani del distretto, non vi è alcuno sviluppo e sono poco assistititi. La popolazione è al di sotto della soglia di povertà. Non c’è alcuna cura delle autorità per il benessere dei bambini di questi villaggi remoti.

Condizioni sociali.

Le condizioni sociali sono miserevoli. Circa il 90% del territorio è di proprietà della casta alta, che compone il 10% della popolazione e il rimanente 10% della terra è di proprietà dell’80% della popolazione che appartiene a caste inferiori e ad altre sezioni più deboli della società. La maggior parte di questa povera gente è emarginata, e, sia per le necessità quotidiane che per il lavoro e il salario giornaliero, dipende dai ricchi proprietari dei vivai di pesce. Se questi ricchi li chiamano per lavorare hanno cibo, altrimenti patiscono la fame.

Nella totalità la popolazione è molto povera. Ci sono molte vedove e vedovi con bambini piccoli da sfamare e da istruire. Questa povera gente ha assolutamente bisogno di aiuto per provvedere per la salute e per l’istruzione dei loro bambini.

 

Il nuovo parroco e direttore del boarding-home.

Luglio 2022

Padre Prathap Done

Padre Prathap Done, ordinato sacerdote il 27/09/2017, appartiene alla diocesi di Eluru ed è laureato in Filosofia.

 

Padre Nitta Thambiah, parroco di Satyavolu fino a Luglio 2022

Gruppo Missioni Terzo Mondo

Gennaio 2013

Durante la nostra visita a Vaddigudem siamo rimasti molto colpiti dalle condizioni di estrema miseria in cui viveva padre Paschali e dei suoi sforzi per aiutare la sua gente. Abbiamo visitato i villaggi della parrocchia che si trovano ad un livello più basso rispetto alle enormi vasche d'acqua per la piscicoltura. Durante i monsoni , l'acqua tracima da queste vasche e inonda i villaggi, creando danni ingenti. E’ un posto malsano e senz'acqua potabile.

Aggiornamento del 20/07/2021

Di seguito vi proponiamo alcune foto della consegna dei pacchi contenenti generi di prima neccessità, fra cui mascherine e disinfettanti.

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