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Il Gazzettino
5 gennaio 2005

Pubblichiamo l'articolo che "Il Gazzettino" ha dedicato alla nostra attività.

"Vogliamo adottare quei poveri bambini"

Il Gruppo Missioni di Carpenedo attende istruzioni dal vescovo di una regione dell'India. Intanto partono tre altri progetti

Mestre

Le immagini che arrivano dallo Sri Lanka, dalla Thailandia, da Sumatra entrano nelle case e dal televisore ci si sposta al telefono: "Vogliamo adottare uno di quei bambini sopravvissuti, diteci cosa possiamo fare per aiutarli". Le richieste di informazioni, dal giorno della tragedia nel sud-est asiatico, si susseguono. Anche a Carpenedo, dove da anni, collegato alla parrocchia dei santi Gervasio e Protasio, opera il Gruppo Missioni 3. Mondo. Un gruppo che si è dato da fare soprattutto con le adozioni a distanza: 1200 i bambini dell'India che grazie a 700 sponsor, cioè le famiglie mestrine che hanno risposto all'appello, sono riusciti ad avere vitto, alloggio, vestiario e, soprattutto studi. La regione dell'India dove opera il Gruppo Missioni di Carpenedo, di cui è referente Andrea Groppo, è quella dell'Andhra Pradesh: anche qui, soprattutto nelle zone della costa, è arrivato il maremoto. Solo che ancora non si hanno notizie precise: "Stiamo aspettando che il vescovo di Eluru, monsignor John Mulagada, ci dica com'è la situazione e, soprattutto, di cosa hanno bisogno".

Intanto, il Gruppo mestrino prosegue l'attività delle adozioni a distanza, ma per quest'anno ha varato altri tre progetti. Il primo riguarda ancora l'India: si tratta di "sponsorizzare" l'iniziativa del vescovo di Eluru di una Università cattolica di odontoiatria per formare personale qualificato, anche femminile, proveniente dalle caste più povere e fornire cure odontoiatriche sostanzialmente gratuite per i più bisognosi. "Ci siamo impegnati - dicono al Gruppo Missioni 3. Mondo - a fornire in due anni 50 poltrone "da dentista" - ogni poltrona costa tra i 1000 e i 1500 euro - cercando anche il contributo il più numeroso possibile degli odontoiatri della nostra provincia".

Poi ci sono due progetti che riguardano il Kenya. Il primo si chiama "L'acqua è vita": in pratica c'è l'impegno alla formulazione di un progetto e successiva realizzazione di nuove vasche di decantazione-filtraggio dell'acqua per la missione e le 750 famiglie che vi fanno capo, in sostituzione di quelle ormai da tempo danneggiate ed insufficienti.

Poi, sempre in Kenya, c'è l'operazione "I bambini di Patrick": l'impegno è a fornire 1200 euro a Patrick, un giovane uomo che da solo cerca di mantenere una cinquantina di piccoli orfani: "Tale cifra risulterebbe sufficiente a sfamare per un anno questa piccola comunità, evitando a Patrick di questuare ogni giorno e permettendogli così di seguire maggiormente i piccoli".

Va precisato che il Gruppo adozioni a distanza di Carpenedo non si limita a inviare aiuti: periodicamente c'è sempre qualcuno che va in India o in Kenya a verificare com'è la situazione. È successo anche la scorsa estate, quando una delegazione assieme a 15 scout è andata in Kenya e ha dato una mano nella costruzione di quattro aule scolastiche.

Gli interessati possono chiamare i due referenti del Gruppo, Andrea 3356431777 o Gianni 3334451055, oppure scrivere alla sede (via Manzoni 2 30175 Mestre) o inviare una mail all'indirizzo:gruppomissioni@parrocchiacarpenedo.it

Alda Vanzan

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