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Notiziario del Gruppo Missioni

Notiziario nº 01/2018 Adozioni a Distanza (relazione incontro annuale)

Carpenedo, 20 dicembre 2018

Carissimi, penso di fare cosa gradita riportare la testimonianza di Martina e Federico, una giovane coppia di sposi presenti venerdì 15 alla riunione di fine anno.

Venerdì sera, così come spesso avviene al termine della settimana lavorativa, arriviamo a casa di corsa, ordiniamo pure una pizza per far prima ma ciò nonostante il nostro arrivo al Lux è in colpevole ritardo: sono le 20.55 quando entriamo in sala e subito ci colpiscono le parole di Don Gianni che nota la mancanza di giovani nella platea. Noi ci guardiamo attorno ed effettivamente non è difficile realizzare come probabilmente la coppia più giovane presente siamo noi, e siamo pure ritardatari!

Troviamo con non poca difficoltà (vista la corposa presenza in sala) un paio di sedie libere, quando a seguire prende la parola Gianni e come per magia tutti i pensieri e le tensioni quotidiane si diradano, lasciando spazio all’attenzione e all’ascolto di quelle piccole all’apparenza, ma grandi nella sostanza e nel significato, opere portate avanti con ammirevole passione dai volontari del Gruppo Missioni. E’ davvero contagioso percepire quanto calore e dedizione ci siano dietro le attività che i volontari giorno dopo giorno gestiscono e coordinano in Kenya, India e Filippine!

Una volta lasciata la parola “a” Chiara si entra invece nel vivo della presentazione che è stata preparata per la serata: colorata, precisa e puntuale nella forma ma soprattutto nei contenuti!

Ci è spiegato come il filo conduttore delle attività portate avanti nel 2017 sia stato “l’attenuare gli squilibri per favorire lo sviluppo umano e sociale” e ci sono illustrati i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti in tal senso dall’ONU nel 2016 per guidare il mondo sulla strada da percorrere entro il 2030: ammettiamo un certo stupore quando ci è spiegato come di questi 17 obiettivi, alcuni di essi davvero di alto livello e portata governativa/statale, ben 6 sono stati selezionati e intrapresi dal Gruppo Missioni! “Fame zero, Salute e benessere, Istruzione di qualità, Uguaglianza di genere, Acqua pulita e igiene ed Energia pulita e accessibile”...vedere in un’unica slide tutte queste sfide, che per la maggior parte di noi in Italia sembrano normalità o che addirittura pretendiamo in qualche modo di avere, fa capire davvero quanto dobbiamo ritenerci fortunati e felici di poter vivere in questa parte di mondo!

La serata prosegue senza pause, grazie anche ai contributi portati da Paola per i progetti in India, Anna per le Filippine e Daniele per quelli da lui portati avanti in prima persona in Kenya, e questo fa capire quanto il lavoro portato avanti dal Gruppo sia incessante: un susseguirsi di idee, progetti e realizzazioni pratiche (nei tempi e nei costi prefissati) che ha davvero dell’incredibile! Nemmeno in azienda riesci a trovare a volte un’organizzazione tale!

Un momento sicuramente toccante si è avuto quando è intervenuta Sara per raccontare, non senza un po’ di sana emozione, quella che è stata la sua esperienza legata alle adozioni a distanza fin da quando era bambina che l’ha portata oggi a realizzare il suo sogno: partire insieme ad altri volontari a Gennaio 2018 per l’India, quando avrà l’occasione di poter incontrare i suoi 3 fratelli adottivi!

La riunione si conclude con un nuovo intervento di Gianni che lancia l’ultima delle iniziative proposte dal Gruppo, facendo propria la citazione di Martin Luther King “E se anche sapessi che domani finisce il mondo oggi stesso pianterei il mio alberello”: la nuova sfida infatti è di piantare degli alberi da frutto nella missione in Kenya, allo scopo di dare non solo ossigeno ma anche nutrizione (e perché no chissà magari anche qualche introito extra) ai ragazzi dell’orfanotrofio St. Patrick.

Nella loro encomiabile generosità i volontari del Gruppo Missioni non potevano lasciarci tornare a casa a mani vuote (sebbene i cuori e le menti fossero già stati ampiamente soddisfatti): come ricordo della serata, ma soprattutto come promemoria per tutto il prossimo anno, riceviamo un portalettere a forma di elefante...ma perché proprio un elefante?!? Ci viene raccontato quindi come l’elefante rappresenti il simbolo della forza, della famiglia e della tenacia sia in India che in Africa. Ecco che quindi l’augurio che ci portiamo a casa da questa bella e intensa serata è di non smettere di sognare, perché i sogni sono belli quando riusciamo a realizzarli assieme a quelli degli altri

Grazie ancora per tutto quello che fate

Federico & Martina

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